Sixto Rodríguez

Cantautore americano che per 20 anni ha fatto il muratore a Detroit mentre in Sud Africa era un mito e le sue canzoni davano spinta alle lotte anti apartheid.

Амерички кантаутор који је 20 година радио као зидар у Детроиту док је за то време време у Јужној Африци био мит и његове песме давале прилог у борби против апартхејда.

American singer-songwriter who for 20 years has been a bricklayer in Detroit while in South Africa was a myth and his songs gave thrust to the anti-apartheid struggle.

(click on the photo to hear ”Sugar Man”)

Sixto

Sixto Diaz Rodriguez, 72 anni, da Detroit, “Sugar man”, soprannome che gli viene da una delle sue canzoni più belle e più dure, non ha mai dimenticato come si fa a raccontare i disoccupati, i senzatetto, i tossicomani ai quali però il destino non ha tolto ancora la forza di sperare e di battersi per i propri diritti e cambiare qualcosa, a cominciare dalla propria vita. Persone condannate a stare ai margini ma che ogni mattina si svegliano convinte che anche un sogno o un amore possano diventare realtà, un giorno. Sono le anime inquiete di una working class che talvolta si accorge di avere in casa un piccolo grande eroe. Come Rodriguez, appunto, musicista che si sta riprendendo – adesso che è quasi cieco a causa di un glaucoma – una parte di quello che il destino gli ha sottratto. Sì, perché lui, nato da una famiglia operaia – padre immigrato messicano e madre nativa americana – ha alle spalle una vita che a raccontarla non sembra vera: è il primo artista ad essere stato una star a sua insaputa. Per decenni.

(click on the photo to see the trailer of  ”Searching for Sugar Man”)

Sixto Rodriguez